22 febbraio 2007

Il linguaggio della musica




Uno dei problemi che noi insegnanti di matematica dobbiamo affrontare è quello di cercare di far capire ai ragazzi che la matematica non è inventata dalla scuola per "rendere dura la vita" agli studenti, ma è una disciplina molto utile ed indispensabile.

Gli studenti a questa affermazioni non credono e vogliono le prove, come fare?



Cercando degli esempi che riescano a collegare la matematica con la realtà che incontrano. Vorrei proporre un esempio relativo a matematica e musica, sperando che qualche studenti ne sia attratto.

Come certamente sapete anche la musica ha il suo alfabeto, mediante il quale può essere scritta, letta, riprodotta e interpretata, proprio come una poesia. Vi sono analogie anche tra il linguaggio della musica e quello della matematica.

Pensate ad esempio ai vari tipi di rappresentazione grafica che conoscete mediante i quali si possono rappresentare e leggere dati e capire situazioni anche complesse. vi ricordate come si chiamano? Areogrammi, diagrammi,....

Vi ricordate cos'è un pentagono? Un poligono con ...... lati.
Come si chiama il "luogo" in cui si scrive musica? Il pentagramma.
1) che cosa significa pentagramma?
2) il pentagramma è come un abaco e i simboli con cui si scrivono le note hanno un valore posizionale.
Vedi delle analogie?

Per quanto riguarda le frazioni, vi è una vera e propria corrispondenza tra i simboli con cui si indica la lunghezza del suono e alcuni particolari numeri razionali.
Se osserviamo i valori delle note: come passo da un valore al successivo?
4/4 - 2/4 - 1/4 - 1/8 - 1/16 - 1/32 - 1/64

A volta questi simboli sono seguiti da un "puntino": questo aumenta il valore della nota di metà del valore della nota stessa.
Per esempio: 1/4 (nota) deve essere aumentata della sua metà ossia: 1/4 + (1/2 x 1/4).

Si tratta dunque di addizionare numeri razionali!

Spero di aver colto la loro attenzione. E la vostra?

1 commento:

ilaria ha detto...

Bè Barbara l'analogia con tra matematica e musica è davvero proponibile secondo me in classe, brava, bella idea! Lo sappiamo, la matematica tesse i suoi fili in molte tele..ed è bello non solo per i ragazzi, ma anche per noi scoprirle piano piano.
Buona notte,
Ilaria